Il declino cognitivo è un fenomeno complesso che comporta la riduzione delle capacità cognitive come la memoria, l’attenzione, il linguaggio e le funzioni esecutive. Esso rappresenta un aspetto significativo del processo di invecchiamento, con risvolti rilevanti sulla qualità della vita di coloro che ne sono colpiti.
Sebbene con l’avanzare dell’età possa risultare normale sperimentare alcune variazioni nelle funzioni cognitive, è cruciale distinguere tra un declino cognitivo fisiologico e condizioni patologiche come il Mild Cognitive Impairment (MCI) o la demenza. Nel primo caso, si tratta di cambiamenti modesti nelle capacità cognitive che non interferiscono significativamente con le attività quotidiane, poiché provocano un rallentamento nell’elaborare le informazioni, una difficoltà nel trovare le parole giuste e dimenticanze inerenti ad avvenimenti recenti. D’altra parte, il declino cognitivo patologico, come l’MCI, è caratterizzato da un deterioramento più marcato che può progredire verso forme di demenza, inclusa la malattia di Alzheimer.
Il declino cognitivo può manifestarsi attraverso una serie di sintomi che influenzano vari aspetti delle funzioni cognitive. Benché i problemi di memoria siano i segni più riconoscibili, comuni e frequenti, è utile sapere quali altre manifestazioni possono verificarsi così da riconoscerle in una fase iniziale del declino e agire tempestivamente avviando trattamenti che possano rallentare la progressione della condizione.
Generalmente, il declino cognitivo fisiologico o patologico conduce a difficoltà di memoria a breve termine e di memoria a lungo termine, con dimenticanze di informazioni recenti (appuntamenti, nomi di nuove conoscenze, eventi accaduti da poco) o del passato (ricordi d’infanzia o esperienze di vita passate).
La graduale riduzione delle capacità cognitive comporta, però, inevitabilmente anche cali di concentrazione e di attenzione. Quando ciò si verifica, portare a termine attività che richiedono un impegno per un tempo più o meno prolungato diventa difficile per diverse ragioni. Questi sintomi mettono infatti a dura prova la capacità di mantenere l’attenzione sui dettagli o sul filtrare le distrazioni, comportando di conseguenza una facile perdita del focus relativa all’attività che si sta svolgendo, per esempio a causa di rumori di fondo o di altri stimoli ambientali. Anche la capacità di gestire più compiti contemporaneamente risulta man mano compromessa, così attività come cucinare mentre si guarda la televisione o rispondere a una telefonata mentre si sta facendo altro può diventare sfidante.
Altri sintomi del declino cognitivo sono riconducibili a:
Il declino cognitivo può presentarsi in varie forme, con incidenze distinte per le diverse funzioni cognitive e conseguenze più o meno gravi sulla capacità di svolgere le attività quotidiane.
Il declino cognitivo lieve si caratterizza per una riduzione delle capacità cognitive superiore a quanto ci si aspetterebbe con il naturale processo di invecchiamento cerebrale, ma che non interferisce significativamente con le attività quotidiane.
I sintomi includono solitamente:
Coloro che sperimentano il declino cognitivo lieve sono ancora in grado di gestire la maggior parte delle loro attività quotidiane in modo indipendente. È importante, tuttavia, non sottovalutare i primi segnali di questa condizione poiché essa è precorritrice della demenza.
Quando si parla di declino cognitivo moderato ci si riferisce ad una riduzione più significativa delle capacità cognitive. Tale condizione interferisce in maniera più seria con le attività quotidiane; pertanto, le persone che la sperimentano necessitano di un maggiore supporto da parte di familiari o caregiver per svolgere compiti di una certa complessità.
Con il progredire degli anni è normale che la capacità di compiere o elaborare le diverse funzioni cognitive diminuisca. Generalmente, si parla di declino cognitivo senile associato all’invecchiamento avanzato tipicamente dopo i 65 anni di età. Questa condizione può variare da forme molto lievi, come dimenticanze frequenti, difficoltà a trovare le parole e problemi nell’attenzione e nella memoria a breve termine, a stadi più avanzati o gravi.
D’altro canto, il declino cognitivo grave, o demenza, comporta una compromissione significativa delle funzioni cognitive, rendendo la persona dipendente dagli altri per la cura personale e le attività quotidiane. A questo stadio avanzato, infatti, le persone non sono autonome in compiti di base come vestirsi, mangiare o fare il bagno.
ll declino cognitivo fisiologico o lieve può essere prevenuto o rallentato con trattamenti non farmacologici, che includono uno stile di vita sano, l’esercizio mentale e fisico regolare, una dieta equilibrata e l’uso di integratori alimentari specifici.
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